mercoledì 5 dicembre 2012

The Walking Dead Season 3 - Prima Parte: La Serie

Come promesso, dopo il mid-season finale della terza meravigliosa stagione di The Walking Dead, faccio un bel commentino sul blog.


Che dire, con l'arrivo di Glenn Mazzara come nuovo showrunner (per chi non lo sa, lo showrunner in una serie tv americana è colui che comanda tutto, da non confondere con il regista e gli sceneggiatori, che possono cambiare da un episodio all'altro), la serie ha fatto un salto di qualità assurdo, addio tempi morti, addio personaggi secondari insulsi. In questi primi 8 episodi non c'è mai stato un attimo di calma, di relax, di noia, per intenderci. Ci viene mostrata la tensione vera a cui è sottoposto il gruppo, a dover rischiare la vita praticamente ogni attimo. Sia chiaro, non è che questa serie sia solo azione e zombie. I personaggi sono stati sviluppati tutti benissimo (la Lori dei primi 4 episodi surclassa quella delle prime due stagioni), i dialoghi e confronti tra i protagonisti sono di un altro livello (bellissima la scena di Rick al telefono nell'episodio 6), non stanno lì a farti dire "eh ma quando arrivano gli zombie?", aiutano ad approfondire il personaggio, si vede che non stanno lì solo per allungare il brodo.

Casa dolce casa

A livello di trama, la serie si distacca direi definitivamente dal fumetto, visto che ormai di uguale è rimasta solo la location (la prigione), il villain (Governatore) ed alcune new-entries (Michonne e l'ultimo arrivato, Tyreese, anche se al momento non sembra ricordare molto la sua controparte cartacea).
Scelta giusta? Secondo me si, anche se l'unica cosa che non mi è piaciuta è stato il trattamento dei detenuti, che sono praticamente inutili, Oscar come abbiamo visto, muore nell'ultimo episodio (comincia a diventare abbastanza evidente il fatto che ci possa essere un solo protagonista maschio nero nella serie, T-Dog muore non appena arriva Oscar, e anche quest'ultimo si fa da parte con l'arrivo di Tyreese, vabbè) e questo Axel...mah, sembra stia lì così tanto per.
Sia chiaro che i rimandi al fumetto ci sono eccome, anzi, è capitato un paio di volte che mi ritrovavo davanti la tv a dire "ecco ora succede come nel fumetto" per poi venire smentito, lasciandomi spaesato, in positivo.


Questa prima parte di stagione si concentra su due trame diverse, che come andremo a vedere si incroceranno inevitabilmente nel mid-season.
La prima vede il gruppo di Rick, ormai leader indiscusso, ambientarsi (non senza difficoltà) nella Prigione, che sembra apparentemente un luogo sicuro per vivere.
La seconda si concentra sul viaggio di Michonne e Andrea, che presto si imbatteranno in Woodbury, che sembra essere una piccola comunità di sopravvissuti, guidati dal Governatore, un uomo all'apparenza giusto, che ha tra i suoi fedelissimi una nostra vecchia conoscenza, Merle Dixon, ora con una baionetta al posto della mano (WTF?).
In realtà come scopriamo presto, il Governatore non è poi così buono, come scoprirà  Michonne, mentre l'idiota di Andrea finisce per trombarselo. L'incontro tra i due gruppi arriva proprio all'ultima attesissima puntata. Dopo che Maggie e Glenn vengono catturati e torturati (rivelando la loro ubicazione), Rick, Michonne (ora unitasi a loro), Daryl e Oscar il sacrificabile partono in una missione di salvataggio. Senza svelare troppo il finale, dico solo che Daryl viene catturato dal Governatore (ora senza un occhio per causa di Michonne Katana-Girl), il finale è il più
VAFFANCULOVOGLIOVEDERELAPROSSIMAPUNTATA di sempre.

Finito il polpettone sulla trama, per oggi basta così, domani si parla dei personaggi. 

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